La storia della piazza di Farindola

La piazza principale di Farindola, oggi dedicata all’eroe di guerra Giuseppe Mazzocca, fu un tempo dedicata all’Abate Mazio (Mascio). Farindola fino al 1423 fu sotto il dominio pacifico di Penne e  credendo di essere oltraggiata dai pennesi (abitanti di Penne), si dette all’Aquila. La decisione di Farindola fece reagire Penne che pose Farindola sotto assedio. Mazio (Mascio) un abate di castelli probabilmente del Monastero di San Salvatore a Tavo, si rivolse al capitano Troilo che sconfisse gli abitanti di Penne e costrinse loro di abbandonare Farindola. La vicenda è stata anche ricordata nei “Cantari” sulla guerra aquilana di Braccio;

In questo punto Farinola s’è ad Aquila data

Civita di Penna lu campu li pusse,

perché da lloru s’era rebellata,

fece bastìe e bunmarde produsse.

Co llor potere l’eberu assediata,

tucto lo populo insieme s’adusse:

Abate Mascio, ch’era castellanu,

pro Trogiolu mannò a manu a manu

Arrivati a questo punto, Farindola si è alleata con L’Aquila

Penne, allora, la assedia

Perché si era ribellata alla sua autorità,

Formando accampamenti e ricorrendo all’uso delle armi da fuoco.

Il popolo allora reagisce all’assedio,

E il castellano Abate Mascio

Cercò l’aiuto di Troilo

Farindola tornerà qualche anno dopo, nel 1475, sotto il dominio di Penne. La piazza quindi per un bel periodo fu dedicata a questo Abate, e prese il nome di Abbatazzo, anche oggi tra gli abitanti si è soliti chiamare questa piazza in questo modo nonostante, come già detto, oggi sia dedicata all’eroe di guerra Giuseppe Mazzocca. Giuseppe Mazzocca nasce a Farindola nel 1922, la pizza, prima di essere dedicata a lui fu dedicata al re Vittorio Emanuele II.

Mercato

Venerdì dalle 7:00 – 12:00