Protetta dalle possenti mura di una delle quattro torri del castello di Farindola, troviamo una delle maioliche ritrovate e custodite a Farindola. Il tempo ha leggermente usurato le immagini e la ceramica su cui il sacro disegno poggia. Lo stile e la cornice dell’immagine sacra lasciando supporre che la maiolica sia stata realizzata nel XVIII secolo. Al centro della preziosa maiolica un calice dorato sormontato da un’ostia sacra. Una crepa proprio nel lato sinistro della maiolica non permette di vedere chiaramente ciò che era dipinto in quel posto ma, poiché che nella parte sinistra troviamo la lettera “L” , si può supporre che quella crepa abbia cancellato la lettera “S”. A questo punto si aprono due interpretazioni, si pensa che queste due lettere indichino l’abbreviazione di “San Leonardo”, santo protettore dei prigionieri, l’ ipotesi abbastanza credibile poiché l’attuale chiesa di San Cesidio in fondo al paese, era un tempo dedicata a questo santo si pensa quindi che la maiolica fosse inizialmente custodita da quella chiesa e che poi sia spostata e murata in una delle torri del castello. La seconda ipotesi, avanzata da Diego Troiano e che sembra essere la più plausibile afferma che le due lettere, messe in quell’ordine volesse dire “Sia Lodato”. Nella parte inferiore troviamo l’iscrizione “Giovanni D’Intino D’Amicone di Farindola” che potrebbe essere il nome di colui che probabilmente commissionò la realizzazione della maiolica stessa.
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